Paziente di sesso maschile, età 77 anni, nessuna patologia generale, ASA 1, fumatore, è giunto alla nostra osservazione con una richiesta di riabilitazione a carico dell’arcata inferiore dopo aver terminato con soddisfazione una riabilitazione superiore full-arch su impianti sempre presso il nostro centro anni addietro. Il paziente ha espresso la volontà di ricevere un trattamento finale di tipo fisso possibilmente senza passare da una soluzione provvisoria mobile.
ESAMI DIAGNOSTICI E STRUMENTALI
All’esame obiettivo si osserva un severo grado di parodontite cronica dell’adulto a carico dell’arcata inferiore con numerose tasche parodontali ed elementi con vari gradi di mobilità. Un primo esame CBCT dell’arcata inferiore ed un’attenta analisi parodontale ci permette di analizzare come gli elementi 36-34-32-42-44, seppur parzialmente compromessi dalla parodontite cronica con mobilità di grado 1 o inferiore, possano supportare idealmente una soluzione protesica provvisoria fissa.
SOLUZIONE TERAPEUTICA ADOTTATA
Si decide dunque di realizzare una protesi provvisoria in resina rinforzata da 36 a 45. In un'unica seduta si esegue la bonifica degli elementi inferiori non recuperabili 48-45-43-41-31-33-35-37, si esegue una preparazione conservativa dei monconi 36-34-32-42-44 e si ribasa il provvisorio precedentemente realizzato, controllandone l’occlusione statica e dinamica. Visto il grado di perdita dei volumi ossei si decide di eseguire tecnica di preservazione dell’alveolo nei siti 48-41-31-33-37, inserendo un biomateriale a base di nano-idrossiapatite e coprendo gli innesti con membrana riassorbibile in 4 mesi in collagene sul 37 e con matrici di gelatina di collagene sui restanti siti. Si decide dunque di attendere 120 giorni per un nuovo esame CBCT ed una più attenta analisi e scelta dell’approccio rigenerativo ed implantoprotesico.