In ottemperanza con quanto previsto dalla normativa vigente, dichiaro sotto la mia responsabilità di essere un professionista del settore odontoiatrico e di essere pertanto autorizzato a prendere visione del contenuto presente in questo sito internet.
La normativa in materia di pronto soccorso aziendale classifica le aziende in 3 gruppi, in base alla tipologia di attività svolta, al numero di lavoratori e ai fattori di rischio.
Sulla base di questa classificazione il datore di lavoro deve garantire attrezzature minime di primo soccorso, secondo la seguente classificazione (gruppo A, B, C):
Assecondando le normative sulla protezione da calore e fiamma (EN ISO 11612), da saldatura (EN ISO 11611) e da agenti chimici, Sweden & Martina ha selezionato due linee di indumenti per la protezione del corpo:
∙ indumenti in crosta NEWTEC, per saldatori e come protezione dal taglio;
∙ confortevoli indumenti in polipropilene PROKEM, autentiche barriere di protezione da agenti chimici, polveri sottili, liquidi nebulizzati, particelle solide, che assicurano completa libertà di movimento e ottima traspirazione.
Occhiali a stanghetta e a mascherina, montature in PVC o in policarbonato, diversi filtri per lenti: le caratteristiche importanti da considerare nella scelta di dispositivi di protezione per gli occhi sono la qualità ottica delle lenti, la robustezza della struttura, il livello di protezione dai filtri. La nostra selezione permette di scegliere tra dispositivi che proteggono le cavità oculari in modo integrale o più limitato, in funzione del rischio a cui l’attività lavorativa sottopone gli occhi.
Per rischi meccanici, chimici o termici elevati, invece, è necessario dotarsi di dispositivi integrali, quali gli schermi e le visiere.
Gli schermi vengono generalmente utilizzati per lavori di saldatura o in prossimità di masse incandescenti per brevi periodi e proteggono, oltre a occhi e viso, anche parte del collo.
Le visiere, generalmente più comode degli schermi, sono inclinabili in diverse posizioni, possono essere integrate con un elmetto. Offrono una protezione laterale solo parziale, pertanto in caso di attività a contatto con sostanze che possono produrre schizzi e goccioline è consigliabile indossarle insieme ad occhiali a mascherina.
Cuffie di protezione dal rumore, differenziate per tipo di materiale, livelli di attenuazione, tipo di percezione dei rumori e tipologia di utilizzo (ad archetto, pieghevoli, per elmetto, con archetto fisso o ruotabile,…).
Perché la protezione acustica sia totale è fondamentale indossare il dispositivo correttamente; nella scelta va comunque considerata l’esigenza di utilizzo che, oltre al livello di attenuazione del rumore, deve anche soddisfare requisiti di comfort e la eventuale necessità di comunicazione tra operatori presenti nello stesso ambiente di lavoro.
Gli elmetti, generalmente stampati in polietilene o in ABS (polimero termoplastico più leggero), proteggono da urti, cadute o impatti e sono realizzati con materiali di qualità molto resistenti e duraturi e sono dotati di vari accessori per il massimo comfort durante l’utilizzo (sottogola, bardatura, fascia antisudore, fori di aerazione, piccola visiera frontale, ecc).
Le mascherine Newtec® pieghevoli o tradizionali, con o senza valvola di espirazione, sono certificate con l’ultima revisione della normativa EN 149 (A1:2009) al fine di offrire la massima tutela all’utilizzatore. Molti modelli hanno superato il test da intasamento con polvere di Dolomite (D).
La mascherina va scelta in base al livello di protezione necessario, secondo questa classificazione:
∙ FFP1: indicate per utilizzo in presenza di ferro, ruggine, calce-struzzo, pietra, materiali riempitivi. Non adatte a filtrare particelle cancerogene e sostanze radio-attive, microrganismi (virus, batteri, funghi e spore) ed enzimi.
∙ FFP2: indicate per utilizzo in presenza di legno, acciaio, cemento, vernici, vernici a spruzzo, pitture, antiruggine, fibra di vetro e fibre minerali, fumi di saldatura, zinco, pesticidi in soluzione acquosa, farine, muffe e spore, batteri, fuliggine. Non adatte a filtrare particelle di sostanze radioattive, virus ed enzimi.
∙ FFP3: Indicate per utilizzo in presenza di acciaio inossidabile, vernici antivegetative, amianto, batteri della tubercolosi.
I guanti devono essere progettati secondo le condizioni d’impiego in modo da proteggere il più possibile i lavoratori dai rischi derivanti dall’attività lavorativa, ma al contempo garantite comfort ed ergonomia. Numerose norme regolamentano i materiali, gli spessori, gli indici di resistenza dei guanti. Ogni protezione è individuabile facilmente dal relativo simbolo: